L'attività nel campo del monitoraggio aerobiologico ha avuto ufficialmente
inizio nel mese di gennaio 2005, con lo scopo di creare una rete sinottica di stazioni di rilevamento che possa fornire indicazioni
utili, per tutto il territorio regionale, relativamente alla presenza in atmosfera di pollini e spore fungine di interesse
allergologico.
In questo panorama si inserisce il Protocollo di intesa stipulato tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Direzione centrale della Salute e Protezione Sociale e l' Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente per la realizzazione e la gestione ambientale e sanitaria della succitata rete regionale.
Il monitoraggio viene eseguito in conformità alle norme UNI 11108. Tutti i campionatori sono del tipo Hirst, modello VPPS 2000 Lanzoni, forniti di una pompa aspirante regolata
su una portata di 10 litri/min, pari a 14,4 m3 nelle 24 ore, paragonabile, quindi, al flusso d'aria nei polmoni
di un uomo.
Dapprima sono stati attivate due stazioni, una a Pordenone, con il captatore posto sul tetto della
sede del Dipartimento provinciale a Borgomeduna, ed una a Prosecco, frazione di Trieste posta ai margini dell'altipiano carsico.
Dal mese di aprile il Dipartimento provinciale di Trieste ha preso in carico dall'Università la gestione di un captatore posto sul
castello di S. Giusto e può, così, coprire in maniera esaustiva il territorio provinciale, con dati relativi al centro
città ed al Carso.
A completamento della rete regionale è prevista, entro la fine del corrente anno, l'attivazione
di altre due stazioni, una da installare nel territorio del comune di Tolmezzo, per coprire l'Alto Friuli, ed una presso l'Ospedale di Latisana, per monitorare la Bassa Friulana.