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MONITORAGGIO AEROBIOLOGICO (POLLINI E SPORE)
POLLINI, SPORE E ALLERGIE

Le allergie sono affezioni che nei paesi occidentali colpiscono circa il 25% della popolazione e che si possono manifestare con sintomi respiratori, cutanei, oculari e, nei casi più gravi (shock anafilattico), anche a carico dell' apparato cardiocircolatorio. Esse sono dovute ad una anomala reattività del sistema immunitario verso sostanze esterne (pollini, cibi, acari, epiteli animali, veleno di insetti, farmaci) che in genere sono innocue per i soggetti normali.

Quasi la metà di tutte le allergie sono dovute a pollini di erbe (graminacee, paritaria, composite, etc.) o alberi (betulla, nocciolo, ontano, cipresso, faggio, olivo, etc.) e la parola pollinosi sta proprio ad indicare tali forme di allergia. In Italia si stima che almeno 7-10% della popolazione ne sia affetto.

I sintomi che le caratterizzano sono il raffreddore, l'asma bronchiale e la congiuntivite, che possono essere presenti in maniera isolata o variamente associati. Ciò che caratterizza la sintomatologia delle pollinosi è che essa si presenta sempre in uno specifico periodo dell'anno, corrispondente al periodo in cui sono presenti i pollini responsabili dei sintomi (gennaio-aprile per le cupressacee; febbraio-aprile per le betullacee; aprile-giugno per le graminacee; luglio-settembre per le composite). Purtroppo, però, negli ultimi anni è andato aumentando il numero dei soggetti sensibilizzato contemporaneamente a più specie di pollini e in questo caso il periodo in cui sono presenti i sintomi può essere particolarmente lungo e, nei casi più gravi, coprire la maggior parte dell' anno.

Pubblicazione a cura del Settore Innovazione Tecnologica dell'ARPA FVG